sabato 9 novembre 2013

E che non se ne parli piu'!

In effetti, sulla piccola Maria, greca o bulgara che sia (apposta, non ho usato rom), ne hanno scritto tutti, da tutti i punti di vista. Razzisti, buonisti, populisti, legalitari, opinionisti... (ho dimenticato qualcuno?) hanno esposto la loro commozione PER LA RICADUTA MEDIATICA di questo caso, creando un coro di voci diversissime tra loro.

Sia detto, se si parla di opinioni, ognuno ha diritto a dire e a difendere la propria. Anche con veemenza, ci mancherebbe. Anche usando SOLITI e RITRITI strumenti retorici. Quindi: accalorandosi. TUTTO GIUSTO.
Ma poi, e questa è la retorica di chi ha assistito a molte storie simili, cala il sipario. Il pubblico torna a casa e pulisco la platea. C'è un tipo, seduto in sala regia, che si sta chiedendo cosa sia rimasto nella testa della gente di questo "spettacolo".
Avevo segnalato all'amico Giancarlo Ranaldi un link in inglese: Bulgaria insisting Romani girl be returned from Greece E lui, che magari sarà pieno di difetti ma è comunque persona sensibile e attenta, mi ha girato un commento, che vale la pena leggere:
    Quindi... le autorità Bulgare insistono per il ritorno di Maria. La Grecia non sa bene cosa fare e, per il momento, si è limitata ad arrestare gli "affidatari". Ma, allo stesso tempo, in Bulgaria hanno arrestato i "genitori biologici", che rischiano sei anni di carcere. Degli altri bambini, fratelli e sorelle di Maria, non è dato sapere e, forse, è pure meglio. I "media" Bulgari, infatti, sconvolti dalla povertà, chiedono al Governo d'intervenire, ma sarà molto difficile che Maria possa essere riaffidata ai suoi genitori e potrebbe finire in orfanatrofio (per la rieducazione?) fino al compimento del 18o anno di età. Ma povera figlia...
Intendiamoci (è sempre il testimone di storie passate a dirlo): lo scorso mese è successo qualcosa di insolito e di positivo, a Napoli, a Parigi, sulla psicosi greca (e quella irlandese), ci sono state tante persone, persone comuni intendo, che hanno espresso solidarietà e sentimenti umani verso i Rom. Niente che non faremmo per un nostro vicino, amico, per una bestia domestica, ma questa volta erano Rom. E quattro casi distinti. E' IMPORTANTE.
Ma se rileggo le riflessioni di Giancarlo, penso che poi la vita continua, anche per i Rom, quando si spengono i riflettori dell'attenzione pubblica. Se le previsioni greche possono apparire impietose, non è che negli altri ultimi casi siano migliori. Difficile, anche su queste pagine, dare conto delle evoluzioni, di tutto ciò che succede o succederà: tenetemi informato, se ce la fate, o tenetevi informati su MAHALLA INTERNATIONAL o sul suo corrispondente su Facebook.

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