sabato 18 gennaio 2014

Zingaropoli

Un incubo è qualcosa di personale o di politico?
Uno dei miei incubi diurni, ricorrente, è la faccia serena del sindaco Pisapia che si trasforma nei freddi volti dei suoi predecessori di centro-destra. Preciso: non è una constatazione politica, è prima di tutto un malessere personale.
Motivato o meno, ho cercato di analizzare il mio malessere, sotto diversi aspetti.
E mi sono ritrovato in ZINGAROPOLI, la convivenza obbligata tanto temuta, che tutti opprime ma che fa sopravvivere tutti, basta che niente cambi.
Personale, perché non chiedo a nessuno di condividere questo malessere. Politico, perché mi è giunta voce che tra un anno e mezzo, forse due, si eleggerà un nuovo sindaco, e sarebbe il caso di fare (già adesso) un bilancio che parta dalle aspettative sollevate nel 2011 sino all'attuale palude.
Non un libro solo su Milano, spesso e volentieri gli scritti spazieranno oltre le mura cittadine.

Al solito, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Copyright Licenza di copyright standard
Pubblicato 9 gennaio 2014
Lingua Italiano
Pagine 97
Formato del file PDF
Dimensioni del file 2.93 MB

Tanta roba nella libreria di Mahalla� 

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